(AFM-Audioglobe) Il progetto Epysode nasce dalla mente di
Samuel Arkan, chitarrista dei Virus IV, che sotto l’egida di Tommy Hansen e con
l’aiuto di due membri dei Pain of Salvation costruisce un album prog metal
niente male. Come spesso accade in questi album, le tracce sono collegate da un
complicato concept, a metà fra il poliziesco e il soprannaturale, che sa tanto
di CSI. Il disco inizia su toni lenti e con gran abbondanza di pianoforte, con
due intro l’una successiva all’altra: la seconda sfocia in “First Blood”, pezzo
intricato come il prog comanda ma non per questo privo di melodia, dove
funziona l’alternanza fra voce maschile e femminile (in tutto cinque i singer
coinvolti, fra i quali Rick Altzi degli At Vance). Un pregio del disco è
sicuramente quello di non addormentarci con una suite di 35 minuti: la durata
media dei brani è contenuta e questo rende l’ascolto più immediato. Il guitar
working di “Invisible Nations” è molto pieno e ben fatto: ne risulta un brano
incalzante, fra i migliori del disco. Piuttosto scialbo invece l’intermezzo
pianistico di “Gemini Syndrom”. Conquista anche “The other Side”, brano
immediato che però non si risparmia banali melodie orientali. Più oscura
“Divine Ghosts”, mentre il gran finale è affidato all’ubriacante “March of the
Ghosts”. Per i fan di Symphony X e Ayreon.
(Renato de Filippis) Voto: 7/10