copfolkstone2(Folkstone Records) Ammiro sinceramente i Folkstone: una band che ha deciso, data l’attuale situazione del mercato europeo (e italiano in particolare), di fare praticamente tutto da sola, pubblicando i propri dischi in assoluta indipendenza e spesso con il sostegno dei fans più accaniti. Ho già recensito “Il Confine” (QUI) e discusso con la band della sua ‘filosofia di vita’ (QUI): oggi mi trovo addirittura a recensire un loro dvd, che si presenta in un corposo digipack. Il package comprende infatti tre dischi: la registrazione video del pachidermico concerto (due ore e dieci!) tenuto a Villafranca (VR) lo scorso 3 novembre; un simpatico dvd bonus pieno di videoclip, immagini e filmati dal backstage, videomessaggi che testimoniano la passione dei fans; e tutto lo show di Villanova in un unico disco, che presenta le 27 tracce (!) in formato mp3. Mi concentro naturalmente, per evitare di scrivere un poema, sul primo dvd. Il pubblico riempie completamente un locale non certo piccolo: è un successo decisamente sorprendente per una band che sostanzialmente autoproduce tutte le proprie uscite. Stupisce anche il numero di aficionados che canta i brani a memoria, segno di grande attaccamento alla band. Anche il numero di telecamere è decisamente adeguato, anche se (soprattutto in apertura) avrebbe dato migliori risultati un montaggio più fluido. In ogni caso, già dopo un minuto si può essere del tutto certi della professionalità della release. Il vocalist Lore ha forse qualche incertezza sul primo brano, ma poi si scioglie alla grande e la sua prestazione è molto buona. Cede il microfono – a Roberta, normalmente impegnata alle cornamuse – soltanto su “Un’altra volta ancora”. Già con “Grigie Maree” il filmato del concerto è integrato da brevi immagini che richiamano, più o meno direttamente, i temi del testo (accade anche, ad esempio, in “Frerì”, o in “Nell’alto cadrò”, dedicata all’alpinista bergamasco Roby Piantoni, morto in Tibet nel 2009). Su “Non sarò mai” si ha l’impressione che il singer stia ravvisando qualche problema e stia quasi interrompendo il brano, ma è questione di un attimo. Su “Lo Stendardo” spunta addirittura una bambina in prima fila! Non sarà l’unica, più avanti ne emergeranno altri. Gli interventi del singer sono pochi, e quasi sempre volti a ringraziare sentitamente il pubblico, o ad affermare l’assoluta indipendenza della band. I mangiatori di fuoco accendono letteralmente il palco durante l’esecuzione di “Nebbie”; su “Rocce nere”, che conclude il set prima dei bis, si scatena un pogo selvaggio altamente apprezzato dal cantante. Bello anche l’inedito, “Respiro Avido”. Insomma: il video rende giustizia all’incredibile forza live della band, capace di trascinare e infiammare ogni tipo di pubblico. Credo che andrebbero sostenuti anche stavolta!

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10