(Century Media Records) Con una nuova cover, molto più incisiva dell’originale, è tempo che sul mercato arrivi anche la ristampa del secondo album (originariamente datato 2005) dei Demons & Wizards (qui la recensione della prima): stavolta si tratta di un lussuoso digipack con 2 CD, forti di qualche inedito e di praticamente tutte le versioni demo dei brani (non riservate ai collezionisti, dato che alcune presentano variazioni anche significative). La torrenziale “Crimson King”, che apre il disco, è forse il miglior brano scritto dai nostri, e quello che meglio mette insieme le peculiarità delle band d’origine: curioso notare come la versione demo abbia un testo diverso. Solida e dal piglio drammatico “Beneath these Waves”, mentre neanche il nuovo master è riuscito a eliminare l’effetto pentolaccia della batteria di “Terror Train”, brano in cui invece certamente prevale l’aspetto Iced Earth del sound. Il crescendo di “The Gunslinger” ha qualcosa di diabolico, mentre la ballad acustica “Wicked Witch” è presente in due versioni (la seconda è leggermente più lenta); dopo quasi 20 anni, “Dorian” resta ancora molto evocativa, soprattutto nel suo break ‘magico’. C’è spazio anche per i toni malinconici di “Down where I am” e per l’ottima cover di “Immigrant Song” dei Led Zeppelin. Se non vado errato dobbiamo contare tre inediti: “Lunar Lament”, dotata di bei ricami vocali; “Spatial Architects” avrebbe meritato di essere inclusa nel disco originale, perché si tratta di una canzone molto melodica e costruita su un crescendo vincente. Il terzo inedito è “Until she comes”, presente solo in versione demo: onestamente nulla di esaltante, e la qualità sonora è molto bassa, con Hansi che sovrasta completamente il resto. Sicuramente il secondo nato fu superiore al primo: vediamo ora cosa sarà del terzo, atteso per il 2020!

(René Urkus) Voto: 8/10