copgris(Sepulchral Prductions) Un capolavoro. Un assoluto capolavoro. Un’opera maestosa, un’ora e venti di musica introspettiva, profonda, complessa. Diviso con genialità in due CD simmetrici costituiti da cinque pezzi equivalenti dal punto di visto di progressione compositiva (durata e struttura del pezzo) questo secondo album del duo Canadese supera immensamente il grandioso debutto di cinque anni fa. Non possiamo parlare semplicemente di un album, di canzoni, di un genere, di black metal malinconico. “À l’Âme Enflammée, l’Äme Constellée” è profonda ispirazione trasformata in suono. Si tratta di dolore, di bellezza, di sublime cura, di infernale superiorità stilistica e compositiva. Una voce g di sofferenza costruisce immense parti cantate su una musica gonfia di tristezza, di malinconia, sviluppata su strumenti a corde veri (violino, violoncello), su una chitarra acustica dalla quale viene catturato ogni singolo suono, disturbo, rumore meccanico e trasformato in poesia melodica. Le parti più tirate sono letali, malvagie, mentre i suoni sublimi di tutti gli strumenti acustici riescono a creare un glaciale sorriso che emerge tra lacrime di amarezza, un’amarezza dissipata costantemente in tutta la durata dell’opera, sempre supportata da linee di basso meravigliose, capaci di innalzare sempre ed ovunque il già impressionante livello compositivo ed esecutivo.  Si tratta senza dubbio di un album definitivo: difficile poter fare meglio, forse anche per i Gris stessi. Un album di immensa complessità, al quale è necessario dedicare tempo infinito, pace eterna e passione estrema. Dopo almeno venti ascolti  ne sto ancora scoprendo i dettagli… e dopo tutti questi ascolti mi ritrovo sempre davanti un album nuovo, assurda metamorfosi sonora che si sviluppa davanti ai miei sentimenti, impossibile percepirne il passaggio di stato, ma altrettanto impossibile non sentire nel sangue i diversi aspetti che si materializzano con intensità mistica. Lo ripeto: Un capolavoro. Un assoluto capolavoro.

(Luca Zakk) Voto: 9,5/10