copeternalsilence

(Underground Symphony/Audioglobe) Il debut dei varesini Eternal Silence attira nientemeno che l’attenzione della Underground Symphony, di solito – come è noto – dedita a sonorità più rudi: il sestetto lombardo, infatti, è una female fronted band con un sound operistico e potentemente gotico. In scaletta troviamo ben dodici brani che, pur nell’assenza di un singolo veramente esplosivo, si fanno ascoltare tutti con piacere. “The Day of Regret” mette d’accordo i fan del gothic e quelli del power: nel mix sonoro degli Eternal Silence ci sono le partiture ariose dei Nightwish e degli Epica, ma anche l’aggressività degli After forever o forse addirittura dei Visions of Atlantis. Il duetto vocale funziona soprattutto grazie alla bella e calda timbrica di Marika “Ophelia” Vanni. Molto orecchiabile senza essere banale “Incubus”, ma “Forlorn Farewell” è forse una ballad fin troppo melensa e ruffiana. Sognante, potente e orchestrale “Lord of the darkest Night”, un pezzo che definirei senza dubbio rhapsodyano; anche “Beneath this Storm” offre grazia e potenza in proporzioni uguali. “December Demise” è una dolcissima ballad che ricorda molto i Fairyland: è il preludio a “Death and the Maiden”, un pezzo che ha qualche spunto progressivo, ma dove i vocalizzi della sempre brava Marika sono forse un po’ fini a sé stessi. Inaspettatamente, la conclusiva “Vigdis” si concede addirittura qualche passaggio neoclassico. Un debut con qualche piccola cosa da limare, ma certamente di classe.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10