(Coroner Records) Non si può andare in giro a fare un album così! Questi Fomento sono impazziti, ma cosa si sono messi in testa? Cosa è accaduto nella testa di quei quattro, per decidersi a registrare un lavoro di questo tipo? Spaccano maledettamente ogni cellula nervosa questi Fomento e il secondo album è decisamente un passo avanti rispetto al buon “Either Caesar or Nothing” del 2008. “To Persevere Is Diabolical” si nasconde dietro un titolo interessante e una copertina disegnata da B.Elliot White (Arch Enemy, Trivium ecc.) e all’interno si cela un sound tra il death metal e il thrash metal, gli Slayer (“Blood Pact”, “The Skeleton Coast”) con le cose più estrose e recenti dei Cannibal Corpse (“On My Father’s Grave”). C’è in “To Persevere Is Diabolical” una sintesi elevata e ammirevole delle forze più dure e incorruttibili dei due generi succitati. Il tutto avviene anche tra canzoni che non vengono portate a durate eccessive. Solo “Predominance” e “On My Father’s Grave” superano i 4′ e “The Dysteleological Argument” (un brano con riffing inesorabile) ci arriva per un soffio. Diretti e concreti, nella loro foga: questo sono i Fomento. Tommy Aurizzi, alla solista – la prossima volta mettici qualche assolo in più!- e Fabrizio Damiani sono due architetti che realizzano un impero della ferocia, ma Marco Krasinski (voce e basso) e Umberto Maliziotti seguono a ruota ogni parata catastrofica che le sei corde mettono in piedi. Un sound poderoso ma snello (curato da Matteo Gabbianelli), pulito ma perfido: i Fomento hanno realizzato una release unica e stupefacente, la quale sincronizza le migliori cose del thrash e del death metal. Un lavoro da assassini, come quel Cerbero sulla copertina!

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10