(Massacre-Audioglobe) In un ambiente true metal dove sempre meno defenders danno credito ai Manowar, la ricerca di un’altra band sullo stesso stile si è fatta ormai pressante. I tedeschi Messenger offrono molto in questo senso: non possono sostituire i Kings of Metal, ma costituiscono sicuramente un gradevole entr’acte nell’attesa dei nuovi eroi del metallo pesante! “See you in Hell” segue il debut “Under the Sign”, di ben cinque anni fa, ed è null’altro che una colata di heavy metal che piove sull’ascoltatore secondo gli stilemi più puri del genere. I nostri rispettano a pieno i tempi dei brani, i temi delle lyrics, l’abbigliamento con borchie e gilet a petto nudo (terribile la foto promozionale!), e la pacchianeria di certi atteggiamenti (durante i loro concerti decapitano una bambola-dj…): questo già li rende inevitabilmente simpatici, e se si aggiunge che il songwriting ha alcuni picchi notevoli il gioco è fatto. L’epica intro “Flames of Revenge” prelude alla titletrack: più che ai Manowar, in questo caso i nostri fanno pensare proprio ai Majesty di Tarek Maghary, recentemente tornati alla ribalta e proprio grazie alla Massacre Records. “Make it right” è più stradaiola, mentre qualche intelligente innovazione (l’assolo a cascata, la voce effettata e la batteria in controtempo) si trovano nell’interessante “Alien Autopsy”. Molto epica e per nulla scontata la lunga “Falconlord”, mentre è assai banale – ma comunque trascinante – “The Dragonships”. La vetta del disco è costituita da un’altra canzone epica e solenne, “Valkyries”, con un ritornello che i miei vicini conoscono a memoria. Si chiude con una cover di “Dr. Stein” degli Helloween: la versione digipack contiene altri tre brani per un totale di ben 75 minuti. Hail to Messenger!

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10