(M2BA) Accanto a “Крещение огнём” (titolo inglese ufficiale “Baptism by Fire”), nei mesi della pandemia i russi Aria hanno ri-registrato con la nuova formazione anche “Армагеддон” [titolo inglese ufficiale: “Armageddon”], uscito originariamente nel 2006 e, per quello che so della band, non la loro prova migliore. Anche in questo caso, il disco viene ripresentato con una bonustrack; per comodità del lettore occidentale, i titoli vengono riportati in alfabeto latino, sempre seguendo le indicazioni ufficiali della band. Rispetto al disco precedente, la opener “Last Sunset” ha un flavour progressive, ed è sicuramente più articolata e modulata; ha dei godibili tratti hard’n’heavy “The New Crusade”, sostenuta da un riff accattivante, ma fino a questo punto il disco non decolla veramente. Le cose cambiano con l’epos maideniano di oltre nove minuti “The Blood of the Kings”, un brano maestoso che ha l’unico ‘difetto’ di essere fuori contesto in un disco molto easy listening. Più sperimentale (ma talora divagante) “Alien”, mentre la ballad “The Light of Bygone Love” si fa apprezzare per una ispirata melodia; si chiude con il variegato strumentale “On the Wings of the Wind”. Sempre interessante conoscere le ‘altre’ scene: stavolta con un disco che, forse, non resterà negli annali.

(René Urkus) Voto: 6,5/10