(Iron Bonehead Productions) Nel metal il terzo album ha sempre un significato, quello di essere una prova per chi lo esegue. O si sfonda, o si affonda… diciamo che gli Abythic affondano, ma non in quel senso. Affondano il proprio suono in un sostrato doom molto accentuato, che poi però va a foraggiare un impianto sonoro molto più vicino al death svedese della prima ondata. Ma i tempi sono appunto molto più riflessivi, nonostante una batteria che continua a spingere ‘i pedali’, letteralmente, sull’acceleratore, quasi a voler spingere il resto del gruppo verso lidi più famigliari al death. Invece l’equilibrio tra generi in cui si gioca è sempre molto piacevole, complici assoli dal retrogusto vagamente settantiano (badate bene, parliamo di piccole reminiscenze eh…) e parti vagamente heavy classicheggiante sparse qua e là. Il tutto in quattro tracce che portano un minutaggio considerevole, specie le prime due. Quindi, il terzo album, si diceva. Beh, questi tedeschi hanno passato a gonfie vele l’esame e secondo me continueranno con una carriera di tutto rispetto, perché l’originalità paga. Sempre.

(Enrico Medoacus) Voto: 8,5/10