(Rockshots Records) Esordio di gothic/symphonic metal dalla California, terra di solito da cui provengono band di ben altri generi: ma gli Anthea si inseriscono bene sulla scena. “Illusion” è piuttosto breve (otto brani più una versione orchestrale), ma in questo modo evita i filler. “Reach” mette insieme le atmosfere gotiche e fiabesche dei Nightwish con qualcosa di più corposo, alla Epica o Xandria… anche se nel complesso mi sembra che siamo molto vicini ai nostri Temperance. Possente il growling di Diego Valadez in “Eclipse”, in bel contrasto con il ritornello melodico; charmante e radiofonica “Moirai”, presente (come si diceva) in due versioni: nella prima a duettare con Diego c’è proprio Chiara Tricarico. Tastiere assolute protagoniste di “The Light Divine”, che vede anche la partecipazione di Eric Meyers; veloce e sinfonicamente prorompente “Discovery”, la power ballad conclusiva “Reflections” è invece un po’ scontata. Con i piccoli difetti caratteristici di un debut, una proposta da considerare per gli appassionati di queste sonorità.

(René Urkus) Voto: 7/10