(The Triad Records / C.M. Productions) In ogni stagione e in ogni album, in ogni pubblicazione, ogni nota o strofa, Blood Thirsty Demons sembra la porta di una cripta che si apre. Una catacomba che ha qualcosa da raccontare e Cristian Mustaine, tenutario del suddetto progetto, di cose ne dice da una ventina di anni. “…In Death We Trust” è quella porta che si apre, di nuovo, con la propria atmosfera sulfurea e maledettamente funerea; atmosfera misteriosa, continuamente carica di morte e di un ignoto aldilà. In tutto ciò thrash metal, heavy, doom edificano il tutto, ammantati di horror-gothic metal. Poco meno di un’ora per l’ascoltatore prima che possa trovare rifugio altrove. Il riff delle chitarre è impostato su marce pesanti, con il basso che amplifica quel senso di minaccia che le tastiere tinteggiano in maniera spiritata nei pezzi. Alla fine, anche questa volta, Cristian Mustaine avvolge un concetto musicale che potrebbe essere adatto per film di stampo esoterico e con la benedizione di Death SS e King Diamond per qualche soluzione in giro nell’album. Un tocco truce segna “…In Death We Trust”, sia l’album che l’intera title track, quest’ultima canzone di certo spicca. Nonostante “My Soul to Take” richieda una menzione, perché di fatto chiude l’album con poco oltre i quattordici muniti di durata. In teoria il brano non è diverso da tutto quanto lo precede, ma la sua costruzione è ben dosata lungo tutti quei minuti. Nessuna novità da Blood Thirsty Demons, confermata però quell’orrida e opprimente desolazione con la quale l’ascoltatore impari ad averci a che fare. Altrimenti, in caso contrario, quella bara in copertina è abbastanza grande…

(Alberto Vitale) Voto: 7/10