(Pulverised Records) Devo essere sincero, adoro la Pulverised Records. Perchè il suo discorso di dare alle stampe album di death metal old school, non è eccentrico, nostalgico, ma solo una fede incrollabile verso un sound che ha caratterizzato il metal. I Bombs Of Hades sono svedesi, hanno uno stile che attinge dalla tradizione death metal del proprio paese. La band nasce grazie a memebri di The Crown, God Macabre, Abhoth, Utumno e l’album è stato registrato al Welfare Sounds Studio (RAM, Bombus e altri). L’artwork è stato messo in piedi egregiamente dal polacco Rafal Kruszyk (Interment, Hooded Menace, Uncanny, Coffins, ecc.). “The Serpent’s Redemption” è come carta vetrata che ti scorre sulla pelle. Graffia, irrita ed escoria attraverso riff veloci, saettanti e decisamente influenzati dal crust. Un sound urticante, un deathcrust che lascia trasparire non solo le influenze dei Discharge o degli indimenticabili Entombed, ma anche da parte del death americano, come in “Burn” o nell’epica e monumentale, quasi 10’ e mezzo, “Scorched Earth”, canzone articolata e piena di spunti, oppure nella slayeriana “Incubus Descending”. I Bombs Of Hades sono al secondo album, riuscendo a mostrare una capacità compositiva fluida e che non eccede in semplici cadute nel volersi rifare a forza a certi modelli del passato.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10