(Nuclear Blast Records) Davvero contorto questo “Magno Interitus”, terzo lavoro in studio per i danesi Cabal. Partendo da una base prettamente death metal, il sound della formazione scandinava si arricchisce di svariate influenze che vanno dal black metal al deathcore, fino ad inserti elettronici dal sapore dubstep. Ne risulta un album estremamente denso, stratificato, per nulla immediato e che necessita di svariati ed attenti ascolti prima di riuscire a fare breccia nel cuore dell’ascoltatore. “If I Hang, Let Me Swing” presenta un suono apparentemente impastato per via del suo essere stratificato e si fatica inizialmente a capire con chiarezza le parti strumentali, le quali affiorano ben distinte con i successivi ascolti. “Insidious” è più diretta, veloce ed aggressiva, almeno se per aggressività intendiamo tempi sostenuti e brutali. Si, perché non sempre i Cabal hanno bisogno di blast beat e ritmiche elevate per essere aggressivi: “Existence Ensnared” spinge il pedale sull’elettronica, annichilendo con atmosfere claustrofobiche l’incauto ascoltatore, per non parlare di “Blod Af Mit”, perfetta fusione tra Aphex Twin e atmosfere black metal. “Exit Wounds” rimescola nuovamente le carte, con ritmiche cadenzate ed un cantato dall’incedere quasi rappato. Un album impossibile da catalogare, tante sono le sfaccettature che presenta; di certo possiamo parlare di musica estrema, suonata senza alcun confine o preconcetto di sorta. Un disco geniale!

(Matteo Piotto) Voto: 9,5/10