(Sun & Moon Records) Legna che brucia, corpi in decomposizione, l’odore del bosco autunnale mescolato al quello del sangue dopo una furiosa battaglia. Sono queste le sensazioni che il black metal dei canadesi Catacombes fa percepire, un black che rievoca una atmosfera medioevale, esaltandone l’oscurità e il clima di mistero, ovvero quello che il trio, ovvero Le Démoniaque, La Damnée e Le Vilain vuole far emergere dalla musica, restando quindi su un livello artistico radicale, ancestrale… perfino rurale, partendo da quella copertina la quale rappresenta un vecchio tavolo con sopra una bottiglia di vino ed un cavatappi che è anche un coltello… mentre sotto un titolo scritto in caratteri gotici medioevali, troneggiano le parole: “La nuite tombe et les ténèbres s’emparent des ruelles sombres et des badauds bousards” (“Cala la notte e l’oscurità si impadronisce dei vicoli bui e degli spettatori indaffarati”, ndr). È proprio questa sommatoria di sensazioni, quel volere essere rurale, lontano dalle modernità, che si riversa non solo sulle ottime composizioni ma anche sul suono, decisamente cristallino e curato ma tutt’altro che appartenente ad una produzione di stampo moderno, dipingendo melodie ipnotiche sopra ad un basso pulsante, con un incedere che vuole essere sia marziale che demoniaco. Dopo la favolosa decadenza di chitarra ed organo nell’introduzione “(La Nuit Tombe)”, “Cathédrale” trasporta, trascina, materializzando una atmosfera occulta, tetra, ricca di un immaginario violento. Capitoli come “Des Glaires Et Des Briques” sono black macilento di pregiata fattura, mentre emerge un ottimo lavoro di chitarra sulla variegata “Face à Godasses”. Lenta e misteriosa “La Brume”, brano ricco di arpeggi profondi e laceranti, capolavoro assoluto “La Bête d’Acier”, una canzone ricca di groove, intensa, minacciosa, ancora una volta con sessione ritmica apocalittica a supporto di una chitarra tanto furiosa quanto cinicamente ipnotica nelle sue melodie perverse. Un album di vero black metal: nella musica, nell’impostazione, nel suono, nella struttura dei brani, nell’ispirazione che lo ha generato e nella devozione a certe ambientazioni; black metal che va oltre le regole, che rifiuta modernismi inglobando piuttosto degli spunti appartenenti ad un rock vintage intramontabile.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10