(Massacre Records) Dopo sette anni esce un nuovo album dei Craving, il trio tedesco che macina nelle proprie registrazioni death, black e folk in maniera melodica, tirata e coinvolgente. Con l’ausilio di un bassista in occasione delle registrazioni di “Call Of The Sirens”, i Craving hanno costruito un album che attira sin dalla suggestiva copertina, di Andrej Bartulović / All Things Rotten, nella quel viene raffigurata appunto una sirena che afferra con forza un viandante in un campo aperto. Le canzoni sono principalmente veloci e i blast beat e ritmi vertiginosi sono alla base del tutto, il resto invece può essere collocabile tra il melodic blackened death metal e il melodic black metal, con annessi riflessi di stampo heavy metal, folk e pagan. La band nei propri testi oltre ad affrontare antiche leggende e mitologie e non solo nordiche, li esprime anche in quattro lingue differenti. “Call Of The Sirens” si avvale del tedesco, inglese, russo e ucraino per le proprie liriche, cementando quell’aria epica e mitologica che si respira dall’inizio e fino alla sua fine. Nell’album compaiono alcuni ospiti, come uno dei chitarristi dei Cradle Of Filth, Marek “Ashok” Šmerda nella canzone “Gods Don’t Negotiate”, inoltre sono presenti due cover e nella sola versione CD dell’album: “Shum” di un gruppo ucraino electro-folk chiamato Go_A e “El Diablo” con ospite la cantante greca Elena Tsagrinou. Si è già sottolineato come la band proceda con passo svelto ma usa anche i mid-tempo quando evoca passaggi enormemente epici come “Parayer For The Rain”, oppure la title track che prevede un coro che è un vero e proprio inno. Certe composizioni mostrano un insieme tra riff e pattern ritmici che potrebbero essere associati ai Cradle Of Filth, con quello stile tra il veloce e il possente che sfuma in rallentamenti marcati ma mai lenti. Ivan Chertov, chitarra e voce, e Jonas Papmeier, chitarra, esibiscono un lavoro chitarristico enorme. Le loro trame sono volitive, pronunciano linee tra il tipico metal estremo, sia black o death, e cadenze che ricalcano melodie pagane, antiche, fiere, leggendarie e dalle quali risvolti nettamente heavy metal rendono appunto le melodie ancora più memorabili. “Star By Star” è proprio un esempio sospeso tra melodie heavy/power metal e una struttura ritmica e portante spinta, possente, estrema. L’album “Call Of The Sirens” prevede l’impatto tra stile e abilità nel crearlo, elementi che offrono un taglio melodico continuo e variegato che diventa memorabile.

(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10