(Blood Harvest) Esordio per Cryptic Fog, duo statunitense in circolazione dal 2009 ma con un solo demo all’attivo. La caratteristica principale di questo debutto è la varietà, intesa non come capacità di spaziare tra generi; lo stile della band si rifà infatti al death metal vecchia scuola, con qualche spruzzata di modernità (l’uso dei blast beats, ad esempio) ed alcuni spunti black e thrash. Per varietà in questo caso bisogna intendere l’abilità dei nostri di tessere soluzioni ritmiche e sfornare riffs decisamente validi, rendendo le composizioni fluide e scorrevoli nonostante l’elevata durata (tre quarti d’ora per solo cinque brani). Il sound è furioso e caotico, ma allo stesso tempo delineato e preciso, grazie all’abilità dei due di tenere sempre salde le briglie delle canzoni. Un caos figlio dei migliori Morbid Angel e Hate Eternal, ma così ricco di spunti personali che sarebbe ingiusto paragonarli ad una od ad un’altra band. Un debutto maturo, brutale e coinvolgente, ricco dello spirito grezzo ed old school ma lontano da qualsivoglia velleità nostalgica.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10