(Wormholedeath Records) Esistono da quasi dieci anni, originari dell’Uruguay ed ora parzialmente ubicati in Lettonia, ma giungono solo ora ad un debutto che, forse, vale tutto questo lungo percorso temporale. Siamo in pieno territorio Symphonic Power Metal, female fronted… e qui la voce soprano di Carolina Pérez (ex Opus Gaia) è una consistente marcia in più per questo album tematico, ovvero un disco che tratta un argomento senza rifarsi alle strette regole del concept narrativo, radicando le lyrics sulle esperienze personali del compositore principale, il chitarrista Benjamín Machín. Certo, non mancano album di symphonic power con una vocalist soprano, forse ce ne sono anche troppi in giro… ma la cura nei dettagli dei Crystal Gates, siano essi legati alla costruzione delle melodie, delle progressioni, degli arrangiamenti o della musicalità dei testi, qui si rivela immensa, sublime, decisamente ricercata. Paniere completo: dai momenti più epici, ai riff tirati in perfetto stile power (“My Glorious Fall” ne è la prova), passando per cori corposi, malinconie sognanti (come dimostra la bellissima “A Lonely Dreamer’s Wish”) e una divisione assoli sempre emozionante, con brani quali “Winter Ghost” che sanno ritagliare momenti particolarmente suggestivi per ogni strumento. Canzoni come “Nightmares” offrono ancor più spazio a Carolina, ma anche a intense chitarre e meravigliosi violini. Pungente ed incalzante “Soul of Rain”, prima della lunga e conclusiva title track, quasi un riassunto di tutte le molteplici sfaccettature dell’intero disco. Dietro una favolosa copertina di Stan W. Decker (Dragonforce, Jorn, Masterplan), “Torment & Wonder: The Ways Of The Lonely Ones” si rivela un disco che vuole azzerare questo genere e ricominciare dalle basi, dalle emozioni, dalla cura del suono e dalla ricerca musicale. Un album che non lascerà alcun scampo agli amanti del power e del symphonic, un album che riesce a trasportare l’ascoltatore dentro un bellissimo mondo fatto di magia, arte e poesia!

(Luca Zakk) Voto: 8/10