(A Sad Sadness Song) Un discorso malinconico, saturnino, lunare e fluente di circa quaranta minuti quello che i Deadly Carnage imbastiscono nel nuovo album “Endless Blue”. La band italiana ha scelto come tematica principale gli spiriti del folklore giapponese. Un argomento che viene ben sottolineato dalla musica che i Deadly Carnage sprigionano tra momenti post black metal e doom, attraverso un fare elegante, con punte romantiche ma anche dense di oscurità. Tra le band metal italiane più attive ed evolutive, i Deadly Carnage affrescano uno scenario che sembra essere un misto tra certo metal di stampo doom e romantico degli anni ’90 con la ricerca post metal e attraverso momenti black e blackened death metal, come negli attuali Alcest per esempio. Il tutto avviene attraverso una definizione dei pezzi ben precisa, pulita, come se la band scegliesse con attenzione la direzione da dare a ogni singolo pezzo. Ne risulta alla fine un album affatto slegato ma teso attraverso una narrazione, sia testuale che musicale, univoca e ben delineata. “Endless Blue” si ascolta con un certo piacere, il suo fluire tra momenti romantici e malinconici, duri e oscuri, raffinati o di impatto, rendono l’ascolto un passare attraverso fasi, momenti, sensazioni. Alle chitarre si affiancano sintetizzatori, il piano, voci tendenzialmente eteree e dunque le atmosfere diventano spesso dilatate e spirituali. Un album da vivere e scoprire, ondeggiando attraverso un fluire emozionante.

(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10