(Lucifer Rising Records) L’evento fu proclamato solennemente, annunciato con squillo di trombe. Il 10 settembre 2017 i Death SS sarebbero saliti sul palco del Metalitalia.com Fest al Live Club di Trezzo sull’Adda (foto qui) per celebrare i (primi) quaranta anni di attività. Fu un concerto esplosivo, intenso… uno dei rari concerti di una band che, a detta dello stesso Steve, sale solo su palchi selezionati, in determinate condizioni ed in occasione di certi speciali eventi.

A due anni di distanza, sempre al Live Club, la band torna in occasione del Giorno dei Morti ed i fans, accorsi numerosi, si sono trovati in anteprima sul banchetto del merchandising l’ambita e desiderata sorpresa, il frutto del peccato: il DVD di quel memorabile concerto di due anni prima, presso la stessa location, dove si sarebbe dunque esibita la stessa band ma con un’energia rigenerata e spinta al massimo, come poi già anticipato e dimostrato con il concerto estivo del Porto Live Metal Fest (qui), evento nel quale la band del Maestro è risultata devastante, tutt’altro che in prepensionamento, nonostante gli ormai quarantadue anni di attività, di spettacolo, di controtendenza, di anticristianesimo, di opposizione armata verso ogni forma di normalità e bigottismo mentale.

Il concerto catturato per l’eternità in questo DVD fu speciale, non solo per la ricorrenza, ma anche per certi dettagli extra, come la presenza sul palco dello storico Al Priest. Ed il risultato non fa altro che confermare la forza ancestrale che governa questa band unica, diversa, differente, originale, inimitata in quanto inimitabile!

Nei confronti dei Death SS ci sono svariati atteggiamenti. Ci sono gli haters, singoli sfigati o associazioni organizzate, entità che hanno fatto e fanno di tutto per mettersi contro Steve e la sua band. Personalmente li amo, per la grande fantasia (comunque suggerita e provocata da Steve!) e per rimarcare quella distinzione ancestrale secondo la quale il metal è il male e va assolutamente evitato, un concetto ben lontano dal metal modaiolo e main stream degli ultimi tempi. Dopotutto, noi della vecchia scuola, ci piace essere diversi. Lontani dalle mode. Amiamo appartenere al lato oscuro, essere i poco raccomandabili. Quelli da evitare.

Poi ci sono i fans. Quelli occasionali, poi i fans sfegatati, i fan club esclusivi, le associazioni, gli adepti, i discepoli, ci sono anche etichette che esistono solo per pubblicare materiale dei Death SS, stimolando sessualmente la mente contorta dei collezionisti.

È comunque innegabile che è tutto merito di Steve Sylvester il quale, nel corso degli anni, è riuscito a mettere in piedi tutto questo seguito deviato, ufficiale o meno, pro o contro… un intero ecosistema che ruota attorno la sua band, una galassia con magnetismi positivi e negativi che creano un equilibrio cosmico fantastico!

Il DVD è un macigno sonoro e visuale, molto reale, con pochi effetti, registrato in maniera poderosa (ero al concerto e non ricordo che i suoni fossero tanto travolgenti, come quelli che emergono dal supporto!). Un perfetto testimone di un evento storico, essenziale, importantissimo… forse un concerto che ha fatto capire a Steve che la sua band DEVE continuare a diffondere il male sui palcoscenici, perché è una band che ha ancora tanto, tantissimo da dire e da mostrare.

“Don’t bury me in a common grave, But in an unusual, comfortable family vault“.

Vorrei tuttavia focalizzarmi su un altro punto di vista. Un altro parametro di valutazione di una band e della registrazione di questo epico concerto.

Oltre ai fans, ai giornalisti, agli haters, alle label, agli organizzatori sicuri di chiudere in attivo portando sul palco questo act leggendario, ci sono altre realtà meno note comunque direttamente connesse ai Death SS.

In particolare sto parlando della FAMILY, entità nella quale sono stato vorticosamente assorbito, dalla quale non posso… e nemmeno voglio fuggire.

La Family non è un fan club. Non è il gruppo dei collaboratori stretti della band. Non è un’etichetta. Non è un ritrovo o un gruppo di amici che condividono i viaggi per seguire la band. Non è nemmeno il centro di scambio e smistamento degli innumerevoli articoli da collezione (le reliquie) legati ai Death SS.

La Family è mistero. La Family è una cerchia invisibile, senza una porta alla quale bussare. Non è possibile in alcun modo chiedere “l’iscrizione” alla Family.

La Family è una entità indipendente e propria. Entrare nella Family non è una procedura che potete fare online (“Type in your sins, And then pray to the screen”???). Alla Family si viene invitati, dopo esser stati scelti, senza nemmeno sapere di esser stati messi “sotto osservazione” (come nel mio caso).

La Family è una cerchia ristretta di personaggi, legati indissolubilmente alla band: ci potrebbero essere personaggi che attivamente lavorano per la band, scrivono per o della band, scattano per la band. Amici dei membri della band o dei performer. Amici di amici che hanno passato con successo una attenta selezione naturale. Sicuramente è tutta gente che ai concerti dei Death SS è normalmente presente, per una ragione o per l’altra, tutta gente connessa da un filo invisibile, un filo che una volta teso non può essere reciso, un connubio tra amicizia e fedeltà, giuramento e devozione, qualcosa di molto legato ad un concetto riassumibile con il verso “Burn with us in the eternal flame!”

La Family annovera gente che dopo esser entrata in possesso del DVD ha innondato, con documentazione fotografica della rispettiva serata dedicata alla visione, il nostro canale di comunicazione… ed è quasi inutile dire che molte di queste foto ritraevano uno schermo circondato da cimeli… si intravedevano altari, crocefissi capovolti, calici, vasi liturgici, simbologia occulta. Per tutti loro è stato un rituale guardare un DVD che riproponeva a sua volta un altro rituale.

Ecco quindi alcuni dei giudizi in merito al DVD, successivamente emersi, in ordine sparso, qui in forma assolutamente anonima (dopotutto della Family non sapete nulla; ignorate le gerarchie, le attività, il senso ed i vari perché, come ignorate i legami scaturiti ed i patti stretti… sapete solo che chi scrive ne è un aderente, il quale nemmeno sotto tortura rivelerà mai informazioni riservate).

Una voce recita: “L’apice di quaranta anni di rituali oscuri, un filmato intriso di passione, storia, devozione e malignità con una qualità e definizione senza eguali.”

Mi trovo assolutamente d’accordo con questa affermazione ma anche con la seguente: “…per me un DVD registrato in maniera tale da riuscire a trasmettere non solo l’energia di ogni singolo musicista ma anche la scrupolosa accuratezza del trucco che ha da sempre contraddistinto i Death SS dalle altre horror band”.

Vero! Dopotutto nessuno va a sentire un concerto… il concerto lo andiamo a vedere. E questo Steve lo sa. E molto bene!

Come dicevo, il DVD ha un senso di reale, di presa diretta, di documentario, infatti qualcuno dichiara, a ragione: “Sarò di parte ma è un DVD che mi riporta a quei momenti, in generale a quella che è l’atmosfera dei Riti dei Death SS, senza abbellimenti aggiunti a posteriori ma restando fedele e vero.”

Dopotutto c’è poco da aggiungere ad uno spettacolo pensato e concepito per essere LO SPETTACOLO ASSOLUTO.

La qualità è palese, come conferma quest’altro giudizio: “Opera magistrale, con una qualità audio/video degna dei grandi nomi internazionali, la quale finalmente rende giustizia a tutto quello che hanno seminato i Death SS in quaranta anni di storia. Rivedere quelle immagini è quasi come rivivere quello show o, per meglio dire, quel Rito.”.

Un altro attivissimo discepolo proclama: “Il Rito è compiuto! quaranta anni di Storia, quaranta anni di Horror Music dei leggendari ed immortalati Death SS racchiusi in un DVD che ripercorre fedelmente le emozioni indescrivibili vissute in quel concerto. Il tutto con una qualità audio/video di altissimo livello, che mancava nella loro discografia passata.”

Infine colui del quale mi ritengo discepolo, uno di quelli che vanta l’aver guidato la mia iniziazione, dichiara: “DVD tecnicamente esemplare, in cui noto l’amore e la passione che mettiamo dietro le quinte per rendere lo spettacolo più emozionante possibile”. Ops… quest’ultima affermazione, che ho riportato (come le altre) letteralmente frase rivela una mezza identità… o almeno una collocazione socio-logistica del personaggio…

Con pezzi superlativi quali “Let The Sabbath Begin”, “Hi-Tech Jesus” e “Panic”. Con pietre miliari quali “Horrible Eyes” o con più di metà di “Heavy Demons” eseguito brano dopo brano, “The Whole Rite” è al momento il live DVD definitivo e supremo dei Death SS. Ma non si tratta di un testamento, piuttosto di una dichiarazione di intenti, di una fotografia della band dei tempi moderni, legata al passato, alla tradizione ma capace di imporre la propria idea anche nel mercato discografico odierno. La presenza massiccia del pubblico è la conferma, la ripresa delle attività della band è una favolosa conseguenza e questo DVD è una prova inconfutabile di colpevolezza. L’accusa? Diffondere il Male in maniera genialmente teatrale da oltre otto lustri, senza mai scendere a compromessi, senza mai accettare le condizioni, piuttosto imponendole e dettandone le regole.

E come aggiunge in extremis un altro aderente alla congrega: “La ciliegina sulla torta per i 40 anni di carriera!Un’Opera Magna!!”

(Luca Zakk & The Family) Voto: 10/10

La Tracklist dell’Opera:

01. Ave Satani
02. Let The Sabbath Begin
03. Horrible Eyes
04. Cursed Mama
05. The Crimson Shrine
06. Baron Samedi
07. Scarlet Woman
08. Terror
09. Chains Of Death
10. Dionysus
11. Hi-Tech Jesus
12. Panic
13. Vampire
14. Walpurgisnacht
15. Where Have You Gone?
16. Peace Of Mind
17. Baphomet
18. Inquisitor
19. Family Vault
20. Heavy Demons