(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Iperattivi i belgi Déhà, one man band che dal 2018 ad oggi ha pubblicato ben ventisei album, otto dei quali solo l’anno scorso! “Decadanse” è il primo capitolo del 2022… un disco che con sole due tracce copre i tre quarti d’ora abbondanti… il primo con l’altrettanto attiva Les Acteurs de L’Ombre Productions, forse l’etichetta più ideale per questo artista, per questo stile musicale definito ‘avant-garde electronic extreme metal’. “Decadanse” è forse il punto di arrivo del mastermind Déhà, attivo in una miriade di bands (tra queste, Acathexis, Cult of Erinyes, Maladie) o altri progetti solisti (Yhdarl, Slow, Merda Mundi, COAG): ci sono momenti dentro questi due brani nei quali ci ritroviamo nel bel mezzo di un teatro degli orrori, con la musica che altro non fa che enfatizzare quelle urla disperate; ma ci sono altri momenti dove è impossibile non affiancare i Déhà ai Mysticum, fino ad arrivare ad un black tanto furibondo quanto ritmato e cadenzato… ai confini del ballabile… tanto che con questa creatura Olmo Lipani (il vero nome dell’artista) non evita assolutamente divagazioni intelligenti dentro i territori dell’hiphop, delle colonne sonore, del noise, dell’industrial, del pop e dell’elettronico più esplicito. Quello che è certo è che ogni disco dei Déhà è imprevedibile: può lasciarsi andare ad una infinità di generi, dal pianoforte al doom fino al black, al synth, al death, al post metal… ed oltre. E anche in questa occasione, i due brani “The Devil’s Science” e “I Am The Dead” esprimono furia cieca, un incalzare senza tregua, senza respiro, senza aria potenzialmente respirabile seppur presente e… dannatamente tossica.

(Luca Zakk) Voto: 9/10