(My Kingdom Music) Forse è questo l’episodio più ‘ambizioso’ nella discografia dei Dperd. Lo è per una sua prolissità, espressa dal duo siciliano, il quale però si muove sempre sottraendo alla materia sonora, senza finire in eccessi o, peggio, orpelli. Campioni di un sound leggiadro e concretamente melodico quanto misurato, “Choices” appare con quella piccola ma decisa volontà di estendere il discorso musicale dei pezzi, fornendo quella forma in più attraverso strutture semplici ma personali. Valeria Buono, voce e tastiere, e Carlo Disimone, polistrumentista, integrano nell’economia generale del proprio sound la tromba di Gaetano Fontanazza, nonché il mellotron. Elementi che lavorano per ampliare e dunque offrire soluzioni; sono novità assorbite però da un songwriting fedele a questo tocco elegante ma malinconico, emozionale ma ragionato nel suo fluire. I Dperd sono un esempio aggraziato di dark-wave, melancholic e ambient rock, per un fluire leggero, intimista ma intenso, attraverso un’identità pop da almeno otto album. Ex componenti di Fear Of The Storm che hanno poi costruito una fisionomia sonora ben precisa, la quale ha subito una fisiologica evoluzione, pur lasciandovi nelle canzoni quel ritratto di sé stessi ben identificabile. “Choices” raggiunge la sua forma attraverso ben diciotto pezzi i quali però non toccano minutaggi considerevoli, per un totale di oltre cinquantadue minuti e tolti tre pezzi di circa quattro minuti di durata e altrettanti da circa tre e mezzo, il resto non tocca i tre minuti di durata. Il sottrarre tempo e una forma che alleggerisce le strutture, ed è un carattere ben preciso di Buono e Disimone. Melodie semplici, chitarre che armonizzano con semplicità, basso, sintetizzatori e, ora, il mellotron, inseriscono cornici e tappeti, aloni melodici o consistenti armonie che cingono la voce di Valeria Buono, partecipe all’occorrenza anche quella del suo partner musicale. Lei è gemma, sirena del canto che arriva ai sensi. Qualsiasi scopo o ragione vi siano dietro la creatività dei due musicisti siciliani, il risultato è sempre quello di una suprema grazia che si manifesta dinanzi all’ascoltatore.

(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10