copeversin(My Kingdom Music) La nota promozionale che accompagna “Tears on the Face of God”, la seconda fatica dei siciliani Eversin, dice che si tratta di un disco di epic/thrash metal: sempre che questo genere esista, l’etichetta è del tutto fuorviante per questa band (un tempo nota come Fuoco Fatuo), che di epic non ha praticamente nulla e anzi magari ha qualche spunto progressive, tipo Iced Earth ad esempio. “For the Glory of Men”, con la quale si iniziano le danze, è un brano strumentale spigoloso, aperto da rumori di guerra e dalla innocente ricerca da parte di una bambina della propria madre; colpisce tuttavia, e purtroppo in negativo, una produzione che appiattisce tutti i suoni verso il basso. “Prophet of Peace” offre qualche sprazzo di melodia nel ritornello, ma per il resto è distorsione e violenza; “Nightblaster” (con la voce di Tony “Demolition Man” Dolan. M-pire of Evil, Mantas, Venom) è abbastanza ripetitiva, molto meglio la titletrack, con una sezione ritmica che è un vero terremoto e la voce al vetriolo di Angelo Ferrante. L’unico brano in cui, volendo, potremmo trovare degli elementi epic metal è “The Tale of a Dying Soldier” (con l’assolo di chitarra eseguito da Simone Mularoni, di Empyrios e DGM), soprattutto nelle parti più lente: la conclusiva “Under the Ocean” è infatti thrash quasi puro, forse non classicamente anni ’80 ma di certo non affine ad atmosfere manowariane! Un disco power thrash un po’ disorientante e che alla fine lascia l’amaro in bocca, dato che in mezzo a brani più convincenti ve ne sono altri decisamente deboli.

(Renato de Filippis) Voto: 6/10