(High Roller Records) Ed ecco tornare sul mercato, come periodicamente accade da qualche anno, il primo e unico disco degli Exorcist, ovvero i Virgin Steele di “Noble Savage” (l’anno è lo stesso, il 1986) assieme al batterista di Jack Starr, camuffati dietro pseudonimi e dediti a uno speed/thrash marcio e orrorifico! David DeFeis ha voluto per anni negare la paternità del progetto, forse perché pensava che i fan duri e puri della sua band madre non avrebbero gradito… Escludendo i cinque intermezzi recitati, il breve e caotico assolo “Megawatt Mahyem”, e la conclusiva “Spin Your Heads Around Backwards”, un ammasso di effetti sonori che non era incluso nel disco originale (ma circola fin dalle prime ristampe), a disposizione dell’ascoltatore restano nove brani. A loro volta, tre di questi sono ben noti ai fan dei Virgin Steele: “Black Mass” e “Queen Of The Dead” sono entrati, riveduti e ripuliti, in “Nocturnes Of Hellfire And Damnation”, del 2015; dal canto suo, “Call For The Exorcist” diventò “The Fire Of Ecstasy”, dal secondo “House Of Atreus”… vediamo allora il resto! “Burnt Offerings” è uno speed/thrash con un Edward Pursino… cioè, scusate, un Marc Dorian veramente scatenato; David DeFeis/Damien Rath mostra una buona capacità in questo growling leggero e roco. “Possessed” termina in una dissonanza horrorifica; ingenua quanto martellante “Death By Bewitchment”, uno di quei brani che si risolvono in una ossessiva ripetizione del refrain. “Execution Of The Witches” è forse il brano più cupo e violento, direi con qualche elemento proto-black che avvicina il tutto ai Venom; per chi sappia ben ascoltare, invece, “Riding To Hell” contiene molti degli elementi chitarristici che Pursino stava sperimentando nei Virgin Steele in quegli anni. Con il riff alla Metallica di “Lucifer’s Lament” il quadro è completo… un disco che alla fine ben si difende, e che merita un posto fra i vostri memorabilia.

(René Urkus) Voto: 7,5/10