(Xtreem Music) Storia vagamente travagliata per gli spagnoli Golgotha, in giro dal 1992 ma con alcune pause artistiche occorse nel corso degli anni, oltre a qualche inevitabile cambio di line up. Ma la band continua e dopo un EP uscito l’anno scorso… e quasi quindici anni dal precedente full length, torna con un album convincente, ben suonato e molto ben registrato. Siamo in territori gothic death/doom: immaginatevi un incrocio tra i Paradise Lost circa fino all’epoca di “Icon”, i Crematory e, perché no, i Moonspell ed anche i Sister Of Mercy; se tale ipotesi stilistica vi stimola, allora “Erasing the Past” è un album che riesuma queste sonorità novantiane dando loro nuova vita, nuova enfasi, nuova energia. Linee vocali variegate, che spaziano dal un growl molto corposo ad un timbro baritonale il quale ricorda un crossover tra Till Lindemann e Nick Holmes, dominano su riffing lineari e pesanti, conditi con bellissime costruzioni atmosferiche, sempre suggestive e malinconiche. Lenta, pesante e tagliente “The Way To Your Soul”, il primo brano che rivela questa discendenza da Crematory e Paradise Lost. Bellissimo il clean vocals di “Distorted Tears”. Tra l’epico ed il drammatico “Enveloped In Fog”, mentre è più aggressiva e tuonante (sia per la batteria che per il cantato) “Burning The Disease”. Bellissime le melodie su un riffing incalzante nella ben riuscita “New Hope”. Linee vocali delicate, affascinanti e seducenti sulla lunga title track, brano che ospita anche un’ottima guest vocal femminile, prima della graffiante conclusiva “Land Of Defeat”. Ascolto molto piacevole, sonorità nostalgiche, malinconiche ed immensamente emozionali! Un più che gradito ritorno sulla scena!

(Luca Zakk) Voto: 7/10