(Dark Descent Records / Me Saco Un Ojo Records) Terzo album in studio per quella che è da circa tredici anni una buona e onesta death metal band. Da sempre legati al genere summenzionato, attraverso un modo di suonare pulito e chiaro, i finlandesi Gorephilia comunque non scorporano i suoni di una certa oscurità. Una produzione che lima comunque gli angoli degli strumenti e che privilegia le alte frequenze. I riff dei finlandesi sanno anche essere tenebrosi, ammantati di nero. Torbido il growl del cantato. Brani come “Perpetual Procession” e “Simplicity of Decay” hanno uno sviluppo uniforme, ordinato e percorso dal ritmo. Fasi lente o mid-tempo nei quali arrivano degli assoli, spezzano le cavalcate armate di blast beat. “Ouroboran Labyrinth” offre un taglio alla Morbid Angel, mentre l’opener “Walls of Weeping Eyes” ha uno sviluppo molto costruito, in divenire. Proprio questo ultimo pezzo è uno tra quelli che formano “In The Eye of Nothing”, nove in tutto, che presenta partiture delle chitarre e di batteria che si intrecciano, formando delle evoluzioni elaborate o quanto meno furiose. Si ascolti “Simplicity of Decay” per un ulteriore conferma. Album che non presenta qualche brano ‘spaccatimpani’ o quanto meno esclusivo, di spicco, ma nella sua interezza “In The Eye of Nothing” è del death metal espresso con chiarezza dei suoni e con i Gorephilia che mostrano una piacevole inventiva.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10