(Folter Records) Sono di Utrecht, Olanda, e al terzo album i Grafjammer. Lo intitolano “De Zoute Kwel” che significherebbe ‘il pozzo di sale’. Suonano black metal, nonostante oggi molte band vengono tacciate come black metal ma nello stile poi pendono verso il black-death metal che al black puro. Tra i brani smaccatamente e autenticamente black metal c’è “Maak Het Kort”, cioè ‘falla breve’. In diversi frangenti di “De Zoute Kwel” compaiono nel patrimonio genetico della band inflessioni D-beat e Motörhead, si sentono forte in “Bijbelgordelgesel” che rappresenta un pezzo dinamico e mutevole nelle sue strutture e velocità. I Grafjammer guardano alle storie del folklore locale e soprattutto legate allo scenario marittimo, dando rilievo ai fantasmi, la morte e la misantropia. Nell’album anche alcuni ospiti e compatrioti nell’album e in particolare Jacco De Wijs degli Heidevolk che suona la fisarmonica nel già citato brano “Bijbelgordelgesel”.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10