(Godz Ov War Prod.) Difficile fornire informazioni su questa formazione polacca che ha registrato a Tbilisi in Georgia tra l’agosto e settembre dello scorso anno. Album d’esordio di neppure mezz’ora ed espressione del black metal con tratti funerei, vagamente psichedelici e catatonici in alcuni frangenti, con impennate alcoliche non dissimili da certe cose degli Impaled Nazarene. Suoni crudi, duri, d’impatto, produzione che valorizza comunque l’operato dei musicisti. Voce tra esempi di scream e growl, in uno scenario mutevole e dai tratti comunque allucinati e cupi. La composizione che chiude l’album, “Iść Dalej” è un ottimo esempio di ambient space-noise che altera tutte le percezioni dell’ascoltatore. Black metal in parte trattato con dettami crust, con “Jego Głos” soprattutto, che ben si sposa con il messaggio lo-fi del comporre dei Gruzja. Atmosfere decadenti e acerbe, alcoliche e psichedeliche, i Gruzja sono un miscuglio sensato di cose ma con una sbeffeggiante parodia sia del concetto di estremo che dei loro ideali, quali essi siano poi!

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10