(Northern Heritage Records / No Solace) Tra le band più strane e misteriose. I polacchi Mgła tornano, un po’ di soppiatto, un po’ a sorpresa, andando contro ogni regola di marketing, tanto che l’intero album è stato pure pubblicato anche su youtube nel giorno di uscita. Una band che dal vivo appare tetra, con un look minimale (vestiti di nero, giubbotto in pelle old fashion, cappucci e volti mascherati), senza sfarzo, lontanissimi dalle più svariate tendenze stilistiche che altre band connazionali seguono in maniera metodica (Behemoth e Batushka in particolare). “Age of Excuse” è black metal, il black metal dei Mgła, ormai un marchio di fabbrica inconfondibile: oscurità, decadenza, linee vocali personali e mai sovrastanti, riff taglienti, glaciali, ma travolgenti e molto ricchi di melodie sempre (più) catchy spinte al massimo da un drumming curato, tecnico, progressivo e semplicemente favoloso; il tutto annegato in una sensazione di atmosfera epica decisamente irresistibile. Quattro anni da “Exercises in Futility”… cosa è cambiato? Assolutamente nulla. Ma, allo stesso tempo, anche tutto! Il nuovo album è meno feroce, ma più subdolo, più misterioso ed è enfatizzato da testi evocativi e molto curati. “Age of Excuse” è un album che indubbiamente celebra e continua a celebrare il loro sound, quasi come se il nuovo lavoro fosse una continuazione del precedente. Ma “Age of Excuse” è più ingannevole, più magnetico, più notturno, più strisciante… molto più intelligente e capace di insinuarsi nel cervello, nella psiche, negli incubi di ogni mente predisposta al vagare nel silenzio opprimente delle nebbie più fitte.

(Luca Zakk) Voto: 9/10