(Dusktone) I Morcolac di Pavia esordiscono nel 2021 con l’album “A Vampiir Is Born” e l’anno dopo pubblicano il secondo album “Vrykolakas”. Ora la band presenta un EP con trenta minuti di musica, raggiunti con i circa tre minuti dell’opener “Witchblessed Nightwalz” e gli altrettanti dell’outro “…And In The End We Only Saw The Shameful Rays”. La prima è piuttosto affascinante: un lavoro di tastiere in solitaria che sfociano in una melodia principale sorretta da chitarra distorta, basso e batteria. Viatico per la dirompente “Memorialmoon Narrates The Morbose”, sostanzialmente black metal di metà anni ’90 con quelle melodie epiche e struggenti oppure truci insieme, con un passo veloce e un suonare spartano, efficace e degnamente votato al black metal. “Dungeon Dustears” è un mid-tempo coronato dall’apporto di tastiere e organo per un lavoro d’atmosfera marcato da chitarre che eruttano melodie a profusione e dando alla canzone più momenti e timbri. Un taglio pagan per “Wormchalice Of The Dirtiest Church” e a completare le quattro composizioni che fondano il nucleo principale di questo EP la cover dei Satanic Warmaster “The Chant Of Barbarian Wolves”, atto supremo e sontuoso da parte dei Morcolac. Il black metal della prima metà degli anni ’90 di stampo norvegese e finlandese sono la radice creativa dei Morcolac. Proprio la cover dei Satanic Warmaster ne è un manifesto ma al contempo è una composizione nella quale la band si trova a proprio agio, mostrando una vicinanza di stile concettuale sia al black metal primevo che alla variante da sempre più melodica ma altrettanto selvaggia del ramo finnico del genere.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10