(Osmose Productions) Meyhnach, il Lord che regna nel reame di Mütiilation, elargisce il suo settimo sigillo. “Black Metal Cult”, titolo che vuole essere ampiamente chiaro nel glorificare il credo a cui il musicista francese si è votato. Certo, lui viene anche da altre esperienze, Suicide Circle e Hell Militia, tra le prime che vengono in mente, ha registrato molto e spesso da solo, qualche volta come ospite o in collaborazione con altri, però il black metal è ciò che muove le sue intenzioni. Ruvido e crudo, come sempre accade con lui, “Black Metal Cult” è una sfuriata di oltre quaranta minuti nei quali scream arso e filtrato, chitarre rumorose e ‘zanzarose’, batteria a menadito avanzano senza alcun ritegno! Raw black metal proposto anche con mid-tempo e comunque una generale volontà di segmentare di un minimo la struttura dei pezzi per non renderli un blocco unico. Per questo album si arriva a porre l’attenzione su come le chitarre agiscano con quel tremolo che saturo di distorsione, rende più fragoroso e a tratti disarmonico ogni tipo di linea melodica creata. Le melodie di Meyhnach sono spesso tali. Anche quel modo di essere ruvido crea situazioni confuse, quasi cacofoniche che allo stesso tempo rendono unico il modo di essere e suonare di Meyhnach. Tra i pezzi più interessanti “From the Plains of Ice and Death”, perché pone al Massimo quell’intenzione di articolare i brani, come già indicato in precedenza, da parte dell’autore.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10