(Dying Victims Productions) Cosa vi potete aspettare da una band che si chiama Neanderthal Noise Machine… se non un sound primordiale, uno speed Motörhead-iano istintivo, sferragliante, basilare e caciarone? I nostri, che sono italiani e tutti in forza anche alla band black/death Bestial Evil, omaggiano Lemmy anche inserendo qui e lì delle “ö” nei titoli… Titoli che sono “Snorting Shit on your Tits” (!) o “Dirty Jailbait Asshöle” (brano veramente ultra-elementare, con il refrain ripetuto mille volte), i quali dicono bene il mood di questo mini-LP. L’unico pezzo con una certa articolazione e legato maggiormente al metal classico, in particolare ai primi Saxon, è “Red Light Streets”; per il resto, poco più di 17 minuti di suoni sporchi e distorti, che forse hanno come destinazione ‘naturale’ neanche il vinile… ma la cassetta!

(René Urkus) Voto: 7/10