(GrimmDistribution) Recensire questi split è sempre una polemica. Perché di fatto i Nunslaughter sono il gruppo che traina il disco, sebbene non recensire le loro tracce è quantomeno d’obbligo visto che non sono degli inediti e compaiono in almeno una decina di altre loro uscite. Invece il progetto turco-tedesco Hatevömit non è mai arrivato al traguardo del primo LP, presentandosi qui con due inediti. I brani hanno una forte spinta doom, un incedere lento se paragonato al contributo dei Nunslaughter. A discapito però del genere proposto, i brani non sono lunghi, anzi. La loro struttura risulta fin troppo semplice, finendo per non dare respiro alla traccia stessa. Seppur il secondo brano sia decisamente più sostenuto, ma mantenendo il medesimo mood, non si può die che le cose vadano meglio: niente viene aggiunto a quanto detto dal black da quando è nato, i compiti a casa sono stati fatti ma nulla di più. Si può tranquillamente passare oltre…

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 5/10