(Rob Mule Records) È il loro sesto album e, diamine, che album! Sono norvegesi e si dedicano ad una sorta di doom molto personale… una piacevole novità nella loro eterogenea carriera discografica. Canzoni seducenti, pungenti, coinvolgenti accompagnano l’ascoltatore dentro un rock, un doom completo, ricco, avvolgente, decisamente travolgente, come confermano brani di alto livello quali “Relentlessly Closer”. Musica pesante, ma melodica, ricercata, intelligente, curata, estremamente ben arrangiata: è doom con punte teatrali “Trial of the Witch (pt. II) “, mentre il sapore dello zolfo si rende molto più pungente con “17 Years”. Appare introspettiva e stranamente delicata “Welcome to My Insanity”, mentre la pesantezza di “Turmoil” è capace di generare dipendenza. La quasi title track “Hindsight” travolge grazie a riff volutamente taglienti ed una evoluzione molto introspettiva, “The Web” ha un incedere trionfale, mentre la conclusiva “Adrift” porta lontano, per mano, attraverso meandri assolutamente oscuri ma incredibilmente stimolanti. Sei brani a comporre un album seducente, provocante, coinvolgente, decisamente irresistibile. Doom? Forse. Ma lasciatevi catturare da questo sound per scoprirne ogni oscuro segreto!

(Luca Zakk) Voto: 8/10