(autoproduzione) Il ponte vecchio, quello di Firenze, città natale di questa heavy band con elementi storici della scena. Come l’Inferno di Dante, la storia della band è caratterizzata da colpi di scena e difficoltà varie: cambi di line up, fino alla scissione, che vede uno dei fondatori, per il quale abbiamo richiesta di omettere citazione, proseguire con un’altra incarnazione della band, mantenendo lo stesso moniker. Ma in questi Old Bridge c’è l’essenza originale, specialmente per quanto la voce della songwriter Silvia Agnoloni, altra figura che risale appunto alla fondazione della band. Nessun ragazzino, tutti musicisti con ampia esperienza, tra questi il bassista Shinobi Seiryu, il chitarrista Alessandro Berchicci Soave degli Anvil Therapy, Nico Cempini il batterista dei Project Evil o l’ex chitarrista di Hobbs Angel of Death e Violentor, Damiano Porciani: musicisti che vivono per la musica, sempre ispirati, con una visione comune che porta a questo “Bless the Hell”, un debutto che su base heavy metal, divaga su territori doom ma anche rock, prog, sfiorando teorie dark e senza rinunciare a sferzate più estreme. “Bless the Hell” tratta tematiche oscure accompagnando l’ascoltatore attraverso un viaggio infernale che descrive peccati e frivolezze umane, rivelando che tutto sommato… anche il paradiso immaginato dalle paure umane soffre le stesse pene del tanto inquietante ambito infernale. Potente e diretta “Do It Or Not”, ispirazione più power con “Time of Dream”, brano con un bellissimo assolo di chitarra. Ancora ottimo assolo sulla pulsante “Salvation”, mentre l’anima doom emerge suggestiva su “Angels Could Cry”. Metallo pungente con “Pleasing The Lord”, potenza, virtuosismi e grande performance vocale su “My Best Day”. Drammatica e deliziosamente oscura “Old Bridge”, mentre la conclusiva title track spazia ad ampio spettro tra metal, doom e un horror metal di matrice nostrana. Con partecipazioni come quelle di Beppi Menozzi (Il Segno del Comando/Jus Primae Noctis) e Paolo Puppo (Will’o’Wisp), “Bless the Hell” è una perla di metallo intenso ed oscuro capace di dimostrare che l’underground nel nostro paese è tutt’altro che dormiente!

(Luca Zakk) Voto: 8/10