(Argento Records/Wolves of Hades) Debuttano questi One of Nine, black metal band un po’ misteriosa, apparentemente proveniente dagli USA. Puro black metal anni ’90… avete presente i Dimmu Borgir epoca “Enthrone Darkness Triumphant”? Eccoli, con un bel po’ di tastiere in meno, certo, ma con quella potenza melodica, quei crescendo epici che offrono anche un sapore malvagio a-là Dissection. Tematicamente, siamo più in una tendenza dichiaratamente medioevale, con fortissimi richiami a Tolkien visto che ‘uno dei nove’ sembra proprio far riferimento ai nove Nazgûl, della Terra di Mezzo… cosa poi confermata dalla cartella stampa molto esaltante e poetica la quale dichiara che l’album è ‘un’offerta al regno pericoloso e al Grande Tiranno di Utumno’. E proprio come la band stessa afferma, questi sono ‘otto potenti inni di oscura maestosità’: “The Silence of Heaven“ è rocambolesca, pulsante, guerriera, mentre “Dark Magic River” è tanto maligna quanto epica nel suo intermezzo trionfale… esattamente nello stile che troviamo nella citata band norvegese. Ma attenzione: gli One of Nine non sono cloni, non copiano, non imitano… semplicemente fanno la loro musica, con una passione esagerata, offrendo una potenza sonora tanto curata quanto destabilizzante, con brani come la favolosa “Mother of Shadows” ricercati e ricchi di sfumature. È molto oscura “Moonlit Sacrifice”, ampio spazio alla dimensione melodica su “God Chain”. Introspettivo l’intreccio di chitarra classica e flauti su “Wrathful Rebirth”, prima della conclusiva e micidiale “A Hunter Rides The Night”, un lungo brano perfetto per chiudere questo viaggio verso l’ignoto, proteggendo la gloriosa scintilla delle eroiche gesta dell’antichità, superando ogni ostacolo, difendendo il culto con volontà, determinazione, coraggio e l’acciaio di quelle spade sempre assetate di sangue!

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10