(Escape From Today ‎/ Fratto9 Under The Sky Records) Paolo Spaccamonti e Paul Beauchamp sono, rispettivamente «musicista elettroacustico, che utilizza archetti e rumori, elettronica e droni» e chitarrista. Due modi diversi di essere e forse un approccio simile nel suonare, che si incontrano a Torino dove nasce “Torturatori”. Una collaborazione che vede le vibrazioni, dissonanze, tremiti sonori e atmosfere dello statunitense Beauchamp e le sinistre e cinematografiche divagazioni della sei corde di Spaccamonti, per quello che è un viaggio o semplicemente un’atmosfera che muta. Un luogo, una dimensione lunghissima tratteggiata da sonorità che nascono, si dilatano e svaniscono in altre. Suoni che entrano in altri suoni. Un debordare dolce, sinuoso, fatto di psichedelia e ambient elettrificato. Gli effetti, i synth e le diavolerie elettroniche che aiutano gli strumenti canonici a sviluppare armoniche imperiose, sono stati assemblati nel missaggio da Gianmaria Aprile presso l’Argo Laboratorium di Fratto9UnderTheSky, nonché musicista coi Luminance Ratio. Masterizzazione del genio visionario James Plotkin. La sperimentazione con i due diventa ambivalente e trova poi un equilibrio cje si sviluppa con “White Side”, il lato bianco, chiaro, forse solare e vivo. L’altra faccia è “Black Side”, dove magnetismo, oscurità e ombre serpeggiano con andature misteriose, arcaiche, ma con fare sinuoso e tranquillo. La prima composizione si assesta su oltre quattordici minuti e vede un incipit dettato dall’acustica e poi gli ovvi rumori, suoni e stranezze di fondo. L’elettrica poi fa capolino e gocciola note e malinconia. La composizione nera invece arriva a quasi sedici minuti. Il rumorismo di quest’ultima è una sorta di loop che monta con pacata ma inevitabile oscurità. “Torturatori” lascia sentire e vivere all’ascoltatore la sensibilità e la concezione musicale dei due singoli musicisti, facendoli coesistere nello stesso ecosistema di suoni.

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(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10