(Vicisolum Productions) Se nasci in Andorra come gruppo sei già un po’ predestinato… I Persefone sono un combo prog decisamente accattivante e, per quanto posso constatare, con le amicizie giuste: copertina di Smith, produzione a livelli stellari, ospiti del calibro di Masvidal dei Cynic e Soltvedt dei Leprous solo per citare i più grossi. Ecco che poi ti monti la testa e ti permetti di chiudere l’album con una traccia di venti minuti (si, avete letto bene…). L’album comunque, per essere di chiara impostazione prog, non stanca mai. Le ritmiche e le strutture canzoni sono dinamiche e piacevoli, le parti di tastiera convincono e non intasano mai le composizioni. Poi la voce, qui si che si ragiona. Un buon growl alternato a piccoli momenti puliti, giusto per dare un tocco di aggressività al platter. Ancora mi chiedo perché questi gruppi minori colpevolmente e vergognosamente lontani dai riflettori riescano ad imprimere su nastro opere di tale spessore quando i mostri sacri del genere stentano a comporre cose interessanti… Ma lasciamo queste domande ad altri, questo è un album da godersi appieno con un buon impianto audio per far risaltare la miriade di suoni che si intrecciano a comporre un variopinto lavoro dalle molte forme, mai banale o scontato nemmeno in un passaggio che sia uno. Il tutto risaltato da una splendida post-produzione. L’unico gruppo che mi è vagamente venuto in mente sono i Cynic, ma solo in limitati passaggi e in alcune strutture, ma per il resto la freschezza sonora è palpabile. Un voto pieno è d’obbligo, erano mesi che non mi divertivo così tanto a scoprire un disco.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 10/10