(InsideOut Music) Gli inglesi PRR sono in circolazione da oltre quindici anni, con all’attivo quattro dischi compreso “Eupnea”, il quale fa seguito a “Hammer and Anvil” uscito ben dieci anni fa. Gruppo composto dal duo Jon Courtney / Chloë Alper, trova le sue radici nel progressive rock con influenze elettroniche, tanto da attirare fans di bands quali Tool, Muse e Pink Floyd. Entrambi impegnati con tutti gli strumenti, voci comprese, i due artisti hanno un passato comunque variegato: Chloë Alper iniziò la carriera nella female punk band Period Pains, nota per il singolo anti Spice Girls intitolato “Spice Girls (Who Do You Think You Are?)”, mentre Jon Courtney -musicista eclettico e a tutto tondo- fu coinvolto nella punk band Gel ed è la vera forza creativa dei PRR, tanto che la stessa Alper ha dichiarato che la musica della band è cresciuta organicamente secondo le influenze di Jon. La lunga pausa artistica, che ha visto Jon impegnato con i Bullet Height, non è un tipico ritorno sulle scene, uno di quelli che rivangano cose vecchie alla ricerca di una gloria perduta; al contrario “Eupnea” è un altro passo avanti, una rinascita vera e propria, la quale inneggia a concetti che attrassero i fans nel passato, ma che cerca di essere nuova, in un certo senso rivoluzionaria. Atmosfera cosmica con la opener “New Obsession”, un brano ricco di groove che non evita un certo delicato ed interessante appesantimento. Libertà artistica e percorsi variegati, tra il soft rock ed il prog più tagliente con la corposa “Silent Genesis”. Rock con energia mescolato a dark pop, progressive alternativo e ambient con “Maelstrom”. Più synth dark wave su “Ghosts & Typhoons”, malinconica ed intima “Beyond Our Bodies”, prima della lunga bellissima title track posta in chiusura, canzone molto contorta, imprevedibile, infinitamente prog. Album psichedelico ma anche schietto e chiaro. Progressivo e cinematografico. Delicato ma oscuro. Elettronico ma carnale. Ascolto suggestivo, ricco di sensazioni ambient, di energia rock, di decadenza dark wave ed innondato da luminosità deliziosamente alternativa.

(Luca Zakk) Voto: 8/10