(Atomic Fire Records) Sempre fresco a suo modo il crossover dei francesi Rise Of The Northstar, costituito da metal, hardcore, tanto groove, hip hop. Un ritorno dopo una pausa forzata dovuta a quanto è successo dal 2020 in poi, segnato da un sound come sempre vivace, dirompente, ritmato a non finire e con qualche concessione allo stile crossover di fabbrica newyorkese. Rise Of The Northstar ha lasciato alle mani di Johann Meyer (Gojira) il mixaggio e la masterizzazione a quelle di Ted Jensen dello Sterling Sound Studio, determinando così infine un sound piuttosto compresso. Lo spirito dei pezzi è sovversivo, intriso di slogan, trascinante nel suo passare da diversi pezzi di metal robusto e cavalcante, come “Shogun No Shi” o di stampo psudo-Rage Against Machine come la title track a tirate quasi alla Sik Of It All come in “Crank It Up” oppure capovolto in azioni stile hip hop come in “Rise [ライズ]. La filosofia generale e suprema del gruppo francese è il crossover, incrociando così stili e soluzioni per tutto l’album e in ogni singolo pezzo. A tratti travolgente “Showdown”, in altriè  un pochino scontato e solo perché la band non inventa nulla ma spinge a fondo e senza remore. Era dal 2018, cioè dal precedente album “The Legacy Of Shi”, che i Rise Of The Northstar non aspettavano altro che fare questo, spingere a fondo.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10