(Inferna Profundus Records) I cileni continuano nella loro esplorazione dei suoni naturali, rurali, folk del black metal (qui la recensione del loro precedente lavoro). In realtà, solo l’intro corrisponde pedissequamente, per il resto abbiamo una serie di lunghe e maligne tracce di black metal furente e atmosferico, registrato e prodotto alla vecchia maniera. Incredibile come questo genere resti sempre attuale e d’avanguardia pur restando sempre uguale a sé stesso. Ecco quindi riff impastati e distortissimi, voce registrata con uno strofinaccio giù per la gola e batteria tremendamente grezza, il tutto per offrire una esperienza autentica di vero suono maledetto…

(Enrico MEDOACUS) Voto: 8/10