(Century Media Records) Sarà anche un altro album death metal, ci sarà anche un altra bella dose di argomenti putrefatti, di sbudellamenti e perversione al limite della sanità mentale… cosa sicuramente non nuova, ma questi devastati americani al debutto sono una bomba! Una band che sembra composta da gente che ha visto i banchi di scuola solo per dar loro fuoco, dei malati mentali, dei pervertiti che non traggono piacere dalle normali cose belle della vita: nessun tramonto romantico, nessun profumo di primavera, nessun paesaggio incantevole… questi si eccitano quando tutto diventa putrido, sporco di sangue, sperma, mestruo, pus e altre sostanze più o meno viscose dai decadenti colori giallognolo-verdastri coronati da odori che danno il volta stomaco. La loro visione malata dell’esistenza viene riversata in questo album carico di death metal lento e cinico, un autentico inno al down-tune, con un cantante che probabilmente ha registrato le linee vocali dopo aver subito un pestaggio ed essere stato sbattuto in una cella maleodorante in qualche malsano semiinterrato… poco prima di esalare l’ultimo respiro. È innegabile: questo è un inno alla mutilazione, alla tortura, allo spargimento di organi umani -o pezzi di essi- con un incedere disordinato e compulsivo. Ogni dannato brano sembra essere stato composto in una stanza anonima, con pavimento e pareti caratterizzate da piastrelle bianche sporche di feci e sangue, con un odore di escrementi e decomposizione che si mescola a quello dei gas di scarico della motosega usata per affettare il prossimo malcapitato. Ma tutto questo schifo è coinvolgente: nonostante la registrazione sia di altissima qualità, quell’aura sulfurea e macilenta imperversa, avvolge, coinvolge e, brano dopo brano, sento sorgere quell’intimo e proibito desiderio di aprirmi il ventre con un bisturi arrugginito per il solo piacere di srotolare le budella sul pavimento, così, tanto per vedere come cazzo sono fatte. Non contenti di cotanta volgarità sonora, i quattro si divertono anche con videoclip, i quali al confronto il peggiore dei B-movie della storia del cinema potrebbero ambire ad un paio di Oscar, senza dimenticare vari Golden Globe. Titoli che mettono di buonumore come la dissonante “Menstrual Envy”, la quale entra nella storia con tantissime altre canzoni dedicate a svariate decadenti forme di espressività mestruale (come non ricordare illustri esempi quali “Menstrual Cykill” dei Regurgitation, “Bleeding Heap of Menstrual Carnage” degli Exhumed, “Gangling Menstrual Blood-Broth for Supper” dei Visceral Evisceration o “Pre-Menstrual Princess Blues” dei mitici S.O.D.), anche se in realtà qui parla di evirazione per soddisfare una ipotetica ed assurda invidia maschile nei confronti di genitali che sanguinano. Se queste cose ‘naturali’ vi disgustano, forse vi può stimolare l’azione letale di brani quali “Gored In The Chest” con tanto di favoloso video, o “Dragged By A Truck”… la quale scatena un’immaginazione in linea con una eplsicitia irregolare scia di sangue su una striscia di asfalto. Per stimolare l’immaginazione, l’ambient strumentale “Pornographic” trasmette una inquietudine che poi esplode nella esplicita (o più esplicita) “Dead As Shit”, brano con un riff ossessivo irresistibile. La title track offre ricercatezze più tecniche, prima di far prendere fiato con l’altrointerludio atmosferico… perfetto intro per… “Dick Filet” -il filetto di cazzo- tanto orribile ed inquietante quanto ‘originale’ se paragoniamo ad altri esempi d’arte intitolati “Cunt Flesh Filet” (Anal Fistfuckers) o “Dismembered Human Filet” (Carnal Disfigurement). Sempre organi genitali maschili, sempre cancrena, con la pesante “Urinary Ichor”, prima dell’intenso finale scandito da “Posthumous Compersion” e ”Felching Filth”. Una tumultuosa sfilata di crimini efferati esaltati da un depravato perseverare. Tanto dementi quanto geniali, tanto perversi quando ironici. Musiche con mid tempo letali e testi così espliciti e cinematografici da destabilizzare il processo digestivo. Un brillante viaggio nel caotico mondo delle morti violente. Un frullato di viscere, liquidi seminali, sangue marcio, death metal vecchia scuola e splatter all’ennesima potenza, il tutto farcito con idee ed arrangiamenti originali e diabolicamente taglienti.

(Luca Zakk) Voto: 10/10