(Sliptrick Records) Ricordavo il nome degli Scarlet Aura perché sono stati in tour con i Rhapsody e gli Angra: per il proprio quarto album (il secondo con questo monicker, i primi due sono usciti come ‘Aura’) la band rumena fa le cose in grande! Il promopack è infatti accompagnato addirittura da un libro (“The Book of Scarlet – Ignition”), scritto dalla cantante Aura Danciulescu, che fa da supporto ai testi dei brani ed è addirittura il primo di una trilogia. Soffermiamoci comunque sulla musica. Ecco l’intro, poi “Hail to you” (scelto dai rumeni come singolo) è un heavy metal arcigno e tirato, dove ha spazio anche un tappeto di tastiere: nulla di trascendentale, ma la ruvida voce di Aura si fa apprezzare. La titletrack ha quei suoni quasi doom caratteristici dell’hard’n’heavy ispirato ai Sabbath; “Fallin’ to Pieces” è una passionale power ballad, ancora ben interpretata da Aura, che ha qualcosa di Leather Leone. Un approccio più moderno e dinamico per “Glimpse in the Mirror”, poi è energica “Silver City”, che utilizza ancora con attenzione tastiere e piano. “Light be my Guide” si spinge fino al gothic, con un finale dove si incontrano cori e tastiere; “Let’s go fuckin’ wild” chiude il disco con una tirata alla Motorhead. Fra heavy metal, hard’n’heavy e qualche tocco di altri generi (soprattutto power e gothic), gli Scarlet Aura accendono l’interesse dell’ascoltatore: a voi giudicare se si tratta davvero della ‘new sensation from Eastern Europe’.

(René Urkus) Voto: 7,5/10