copshadowhost(Metalism Records) Fra le band russe che mi sia capitato di ascoltare, gli Shadow Host mi hanno ricordato più di altre le sonorità tipiche dell’Europa Occidentale: senza leggere le note del promopack li avrei detti tedeschi o al massimo svedesi! E invece i nostri vengono da Mosca e hanno alle spalle una carriera di tutto rispetto, che comprende, compreso questo “Apocalyptic Symphony”, cinque album e svariati demo o ep. “Lunacy Divine” si apre su toni power/thrash estremamente serrati, da qualche parte fra Iced Earth e formazioni centro e nordeuropee (appunto!) come gli Steel Attack o i Nocturnal Rites. Il disco procede come uno schiacciasassi con la crudele “Blinded by Greed”, che ha un che di tedesco in più (ma ho anche pensato ai Demons & Wizards), e con “Divide and rule”, che ha un tocco melodico maggiormente pronunciato e un gradevole riff; la band si tiene il pezzo migliore per la fine della scaletta, perché “Seed of Sorrow”, con il suo refrain a suo modo malinconico, è davvero un gran brano sotto tutti i profili. Se invece volete altra potenza potete ricorrere alla martellante “Apocalypse within”. Non è questo un disco che cambierà la storia del mondo, ma il suo sporco lavoro lo fa davvero bene!

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10