(Redefining Darkness Records) Un duo del Rhode Island i Stench Collector, il cui nome tradisce le evidenti intenzioni death metal ma non totalmente di tipo brutal. Per quanto il sound sia d’impatto, gonfio nei suoni, marcescente in alcuni suoi momenti, Mark Pechak, voce e tutti gli strumenti, tranne la batteria che è suonata da Shawn Chouinard, sembrano a tratti vicini ma in una maniera meno irruenta, ai Morbid Angel della prima era Steve Tucker quanto ai Cannibal Corpse di un tempo e sempre senza quella profonda e viscerale carica. Sono questi dei nomi per dare piuttosto un’idea sulle coordinate della band la quale alla fine di “Effluvatorium Du Jour”, riesce a modellare un proprio marchio di fabbrica. Se Shawn Chouinard segue ritmicamente Mark Pechak, quest’ultimo costruisce un solido, opulento ma dinamico wall of sound. Riff maestosi, dannatamente possenti per esempio quelli dell’opener “Bile Container”, contornati da un basso che serpeggia fedelmente sulle stesse linee delle chitarre. Decelerazioni e scatti improvvisi sono l’andatura del funzionamento dei pezzi, appestati da un’aura ovviamente malsana.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10