(Selfmadegod Records) Poco più di ventisei minuti sono sufficienti agli Straight Hate di dare una precisa istantanea di se stessi. “Slaves Of Falseness” è il terzo album del combo polacco, votato a un misto tra grindcore e death metal. Granitiche le distorsioni del parco chitarre del solo Kamil Nowicki. Si siede allo sgabello della batteria Krzysztof Saran, un fanatico delle rullate e di stacchi che inseriscono un certo brio nei pezzi. Jakub Brewczyński si impegna a usare sia il growl che lo scream e non solo, foraggiando ulteriormente di contributi la sostanza dei pezzi. Przemysła Bojar è al basso ed è forse un po’ nascosto dalla produzione che appare comunque buona. Una pubblicazione tipica dell’etichetta polacca, attenta alle derive verso il grindcore, ai generi estremi e a quelle eccentricità ragionate.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10