copteodasia(Autoproduzione) Ero curioso di vedere il nuovo corso dei Teodasia, dopo l’entrata in line up del singer Giacomo Voli. Il maxi EP “Reloaded” aveva lasciato alcune indicazioni sulla svolta stilistica della band, ma si trattava pur sempre di una raccolta di brani per la maggior parte già editi, riarrangiati con la line up attuale, che include anche il nuovo chitarrista Al Melinato. Il nuovo “Metamorphosis” (titolo azzeccato, visto il percorso evolutivo intrapreso dalla band), mette parzialmente da parte le partiture sinfoniche, comunque presenti, in favore di un approccio più moderno, mescolando hard rock moderno, ricco di groove, symphonic metal ed elettronica. Chiaramente, la differenza principale rispetto al passato, riguarda gli arrangiamenti vocali, cosa ovvia, visto che, per quanto Giacomo possa avere una notevole estensione vocale, è pur sempre dotato di una voce maschile, e quindi non adatto a partiture da soprano. Questo fattore si rivela più che mai vantaggioso, permettendo alla band di spaziare attraverso vari registri espressivi. Se su “Stronger Than You” le parti sinfoniche predominano, accompagnate da chitarroni pesanti e la voce di Voli che raggiunge vette altissime, “Release Yourself” è caratterizzato da chitarre acustiche e linee vocali intense ed intimiste. Mano a mano che prosegue, il brano si fa decisamente più heavy, con riffoni di chitarra stemperati dalle tastiere. “Two Worlds Apart” è solenne, con orchestrazioni da colonna sonora. Un altro pezzo che mi ha colpito è “Crossroads To Nowhere”, pregna di atmosfere folk, davvero molto suggestive. Un album che segna una netta evoluzione nel sound, pur senza rinnegare la matrice sinfonica che da sempre caratterizza il sound dei Teodasia.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10