copTheWisdoom(Heavy Psych Sounds/Good Fellas) Full length di debutto per i Romani The Wisdoom, nati nel 2010 e autori già l’anno successivo di un EP auto intitolato, ben accolto da critica e pubblico al punto che il brano “Katabasis” è stato inserito nelle colonna sonora del film “Paura” dei Manetti Bros. Lo stile della band è un doom/sludge pesantissimo, arricchito da parti psichedeliche, tappeti musicali soffuse sulle quali si stagliano riffs pachidermici, lentissimi e devastanti. Ogni singolo accordo si abbatte sulla testa dell’ascoltatore con la pesantezza di un maglio e l’atmosfera creata è oscura e opprimente. I brani che compongono l’album sono solo quattro, ma l’intero lavoro dura più di quaranta minuti. Le canzoni, quindi sono molto lunghe e monolitiche, con inserti psichedelici vicini allo space rock. Le parti vocali, talvolta aggressive e altre più eteree e lontane sono divise tra Dario Rocca e Francesco Pucci, che si occupano anche delle chitarre. Sono comunque brevi spezzoni, in quanto le songs sono quasi totalmente strumentali. L’opener “Alpha” è caratterizzata da un sonorità che ricordano da vicino i Saint Vitus ma con un feeling pinkfloydiano. “Theta” è costruita su un riff lento, ripetuto ossessivamente e maledettamente pesante, dal quale parte un assolo sognante di matrice stoner. “Delta” è il brano piu lungo dell’album, superando il quarto d’ora di durata e riassume un po’ tutte le sfumature stilistiche della band: cavalcate sabbathiane si alternano a rallentamenti stoppati, assoli pregni di psichedelia, voci alternativamente urlate e al limite del death metal e parti parlate. La conclusiva “Oneiron” è più ritmata ed è dominata dal basso e dalla batteria che sviluppano delle parti ipnotiche sulle quali si inseriscono le chitarre e sonorità “spaziali”. L’immediatezza non è sicuramente l’arma migliore di questi brani. Per poterli apprezzare appieno sono necessari diversi ascolti, ma una volta assimilati vi ritroverete tra le mani un lavoro suonato con classe e capace di farvi viaggiare con la mente.

(Matteo Piotto) Voto: 7/10