(Marshall Records) Eccoli Andy Cairns e Michael McKeegan, chitarra e voce il primo mentre l’altro e basso e cori, coadiuvati da poco più di venti anni dal batterista Neil Cooper. Therapy? Un trio che ha ancora qualcosa da dire, dopo i suoi celebri anni ’90. Il promo di “Hard Cold Fire” giunto in redazione mostra un mixaggio che non appare equilibrato: i suonisono positivamente ruvidi, soprattutto la chitarra, e sono fragorosi però la batteria è un tantino compressa. Tuttavia proprio quel clima ruvido quanto pressato contribuisce a estrarre il retroterra punk dei Therapy? bravi anche a rendersi più consistenti quanto allucinati andando su terreni pseudo-industrial e groove rock. Tutto ciò è un lato dei Therapy? che è emerso nel tempo nella loro discografia. Gli squarci melodici rappresentati dai ritornelli e relativi ponti, sono tipici della band nordirlandese che si propone dunque sotto un’architettura immediata e di conseguenza efficace. Come già nel precedente album, “Cleave” del 2018, i Therapy? pubblicnao un po’ di pezzi trascinanti e questa volta però la band è decisa ed esibisce un sano mordente. In questo gioca il muro sonoro dei riff tosti, ruvidi e una batteria che si agita di continuo per fare sia da contrappunto quanto da dorsale delle canzoni. In oltre trent’anni la band dell’Irlanda del Nord resta sé stessa, melodica e spigliata, imponente e punk e quasi riporta alla mente il suo periodo di maggiore notorietà. Inoltre il marchio vocale di Andy Cairns contribuisce a mettere l’ascoltatore a proprio agio.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10