(Everlasting Spew Records) Atto di estremismo da parte di Gabriele Gramaglia (Cosmic Putrefaction, The Clearing Path, Summit) e Nicholas McMaster (Krallice, Geryon, Edenic Past, ex Castevet). Un duo nato durante l’epoca del confinamento, dunque durante l’epopea della desolazione e del ‘#iorestoacasa’ diventato dopo un anno ‘#viteniamoacasa’. Death metal in una forma sperimentale per Gramaglia, voce, chitarra e multistrumentista e McMaster, basso, che si lanciano in quattro pezzi molto veloci tanto da far sembrare i Gorgust un qualcosa al rilento. Le maglie del riffing, quanto le linee del basso e quelle ritmiche sono molto serrate eppure variopinte per i mutamenti continui, “Turris Eburnea” è un atto completamente estremo, spinto ai confini della mente umana. Un’atmosfera magmatica, sensazioni di angoscia e orrore girano a velocità esorbitanti e tratteggiano del blackened/death metal con scorci di un’ oscurità preoccupante e di una brutalità spesso improvvisa. In questa atmosfera tenebrosa il flusso musicale è anche un atto complesso e dunque a suo modo prog.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10