(Street Symphonies) Viana è il progetto di Stefano Viana, uno che come tanti si innamorò dell’hard rock negli anni ’80, con il sound dei miti, dei vari Ozzy, Def Leppard, Whitesnake e Bon Jovi. Stefano poi, come tanti, ci prova. Imbraccia la chitarra da giovanissimo, si impegna, ci prova… ma la vita -come viene spesso descritto dai testi dei suoi idoli- non è solo gioia, ma anche dolore… o, peggio, casini immensi. Ed i casini non ti lasciano libero, ti soffocano, non ti lasciano essere l’artista che magari puoi essere o che veramente sei. Fast forward temporale… arriviamo ad oggi e, finalmente, la combinazione astrale sembra favorevole: Stefano ci riprova, trova i giusti partner, e realizza il sogno. “Straight Between Our Hearts” apre cristallina, potente, groove avvolgente, ritornello superlativo… e la voce brillante di Alessandro del Vecchio è quella che vuoi sentire quando sei sepolto da una marea di gente sudata, in prima fila dentro un’arena, durante il concerto! “Bad Sign” è più heavy, è pulsazione pura, con il vocalist che diventa più graffiante (dimostrando una range vocale e stilistico notevole); ovviamente quei cori sono così lascivi che… li adoro! “Feel Your Love Tonight” è una power ballad, anzi… ha le caratteristiche per essere lassù tra LE (maiuscolo) power ballads… anche grazie ad un testo, beh, uno di quelli che solo gente come Def Leppard o Sir. Coverdale… e compagnia può (osare) scrivere; Insomma il brano sciogli-femmine (chi c’era all’epoca sa cosa intendo). O il brano che fa semplicemente sognare, cantare, godere. Delizioso il riff semplice ma efficace di “Night Of Fire”, stupenda la chitarra su “Follow The Dawn” che vanta anche un sugestivo pianoforte. Elettrizzante “New Love”, canzone che apre con un riffone di quelli che ti trascina indietro fino ai primi episodi di Ozzy affiancato da Zakk, per poi propone un ritornello che fa sciogliere le calotte polari in un istante! Calda “Just To Sing”, molto street “Open Road”, armonia e chitarre clean con la malinconica, dolcissima e conclusiva “That Place Is You”. Poco sopra ho dichiarato che Viana ha realizzato un sogno. Ma è un sogno che, per gente come me che all’epoca c’era -e c’era eccome- è il ritorno di un sound, la celebrazione di un’atmosfera la quale -come ho spesso ribadito- rifiuta di morire, di far spazio a tutto quello che è venuto dopo, dal grunge in poi. L’hard rock è immortale. E la sua melodia non la puoi far sparire. Allora ha senso fare come Viana: alimentare questo sogno, questa essenza, buttare benzina sul quel fuoco eterno e dare vita a dieci tracce che oggi sono stupende, già immortali e piene di nostalgia… però, se fossero state pubblicate all’epoca degli idoli che l’hanno ispirato… beh… nevermind. Enjoy this. Enjoy it now.

(Luca Zakk) Voto: 9/10